Madeleines spiluse al cioccolato
«Al mio ritorno a casa, mia madre, vedendomi infreddolito, mi propose di bere, contrariamente alla mia abitudine, una tazza di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, cambiai idea. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti che chiamano Petites Madeleines e che sembrano modellati dentro la valva scanalata di una “capasanta”. E subito, meccanicamente, oppresso dalla giornata uggiosa e dalla prospettiva di un domani malinconico, mi portai alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato che s’ammorbidisse un pezzetto di madeleine. Ma nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, isolata, staccata da qualsiasi nozione della sua casa. Di colpo mi aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell'essenza non era dentro di me, io ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente mortale. Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura [...] Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all'istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più [...] All'improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…."».
Marcel Proust, Dalla parte di Swann
La famosa Madeleine di Proust! C'è ancora chi arrivando in Francia la cerca nelle boulangerie o nei cafè, convinto che si chiamino davvero " Madeleine di Proust"!
Queste che trovate qui non sono di Proust ma mie e della mia mamma, nel senso che la ricetta è della mia mamma e l'aggiunta del cioccolato e mia!
Se volete capire perchè Proust le adorava così tanto, non vi resta che farle!
- 120 grammi di farina
- 2 uova
- 100 grammi di burro
- 70 grammi di miele
- 30 grammi di zucchero di canna
- un cucchiaino di lievito per dolci
- un pizzico di cannella
- 3 gocce di essenza di fiore d'arancio
- 100 grammi di cioccolato fondente
Preparate l'impasto sbattendo le uova con lo zucchero e il miele, aggiungete il burro ammorbidito a pezzetti, la farina, il lievito, ed infine la cannella e l'essenza di fiore d'arancio.
Lasciate riposare l'impasto in frigo per almeno due ore prima di disporlo nelle formine di madeleines.
Scaldate il forno a 220°C e infornate le madeleines per 5 minuti a quella temperatura, poi abbassate il forno a 180°C e continuate la cottura per altri 12 minuti.
Una volta raffreddate, scaldate il cioccolato a bagno maria, e quando sarà sciolto ricoprite la parte inferiore della madeleine col cioccolato e lasciate raffreddare prima di poter comprendere appiene Monsieur Proust!
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